castello visconteo: riqualificazione e riuso
il progetto partendo da due capisaldi - paesaggio e storia – individua quattro temi e luoghi su cui fondare una strategia contemporanea di rivitalizzazione commerciale e culturale del borgo di pandino con l’intento di restituire alla collettività la forma e la dimensione originale del castello e del suo fossato. quattro porte d’ingresso al paese immerse nel verde da cui il visitatore arrivando percepisce pandino come il centro di un sistema a rete più ampio (milano, bergamo, lodi, crema). luoghi non solo di accoglienza (parcheggio, bad e breakfast, info point) ma centri di esposizione d’arte e di produzione di installazioni site specific. eventi che trasformeranno pandino in un modello unico nel panorama della cultura artistica italiana, due assi attrezzati condurranno dalle porte-parco al castello e diventeranno, attraverso le botteghe, percorsi ad esclusivo uso pedonale. il pattern degli assi pensato in lamiere di acciaio corten andrà intensificandosi verso il cuore di pandino. ogni elemento del sistema dell’arredo urbano, inteso come un unicum con la pavimentazione, è generato dalla presso piegatura di singole lamiere anch’esse in acciaio corten.
il valore del castello di pandino è da condurre in primo luogo al suo significato civile Il progetto propone al piano terra del castello una galleria civica divisa in tre sezioni; Il fossato, svuotato fino all’originaria quota , sarà all’occasione teatro di eventi, mostre, fiere e spettacoli grazie ad un intervento progettuale puntiforme che colonizzerà la parte ad est del castello. l’intervento consiste in un sistema modulare di pilastri e travi che all’occorrenza saranno installati nel fossato e che rappresenteranno la macchina teatrale attraverso la quale verranno costruite le diverse quinte necessarie ai vari eventi.
dalla relazione di progetto