COSTELLO
Altro ristorante ancora,sempre nel pieno centro di Torino, Il Costello ripropone l'eleganza del bianco come tema fondamentale. Il sofisticato minimalismo del design si lega all'essenzialità ed alla purezza del colore non-colore, per un ambiente delicatamente raffinato e soavemente accogliente nello stesso tempo.
Tonalità chiare quindi nella prima sala, che si offrono su texture differenti, dai mattoncini di pietra sfalsata al rivestimento creato con il negativo di una griglia metallica e successivamente verniciato dall'elemento monocromatico. A riscaldare l'ambiente il pavimento in parquet ed altre componenti in legno dai toni neutri ed un sapiente utilizzo delle luci che scivolano sulle linee, valorizzandone la semplicità e senza infastidire lo sguardo. Ad arricchire l'arredamento sono state inserite componenti che rompono con il rigore predominante per dare un tocco di classicismo o di più vivace appeal, come il lampadario centrale, solenne ed elaborato, o le sedie di velluto verde, che si appoggiano alle pareti con maliziosa nonchalance. Si distingue il volume a L ricoperto di specchi che cela in modo elegante l'ingresso ai locali di servizio, conferendo profondità allo spazio. La seconda sala si differenzia per lo stile, meno sobrio ed essenziale e più accattivante, giocato su atmosfere che variano l'intensità a seconda dei punti luce. Intrigante l'utilizzo di strutture alveolari poste alle finestre a gestire la luce naturale che entra, così, segretamente filtrata dall'intreccio metallico. Un' impronta ricercata per sottolineare uno stile di cucina che si caratterizza invece per la sua semplicità.
L'attitudine progettuale al minimalismo si ripropone nella scala in vetro che ci conduce al piano seminterrato, il cui ampio spazio è ripartito in una sala e due privè. Pareti danzanti di tende bianche retroilluminate a led accarezzano le sedute, delimitandone delicatamente i confini come fossero leggeri sipari trasparenti. Particolari questi, che raccontano un'estetica che ha come chiavi di comunicazione la libertà compositiva ed il suo nobile garbo.