Reforma Provenza 290
Un’ appartamento originariamente occupato da una famiglia la cui ultima ristrutturazione risale agli anni 50 deve essere adeguato alle necessitá sia funzionali che estetiche di un giovane professionista.
L’obiettivo principale del progetto consiste nel permettere che la luce possa raggiungere tutti gli spazi dell’appartamento, connettendo visualmente le due terrazze e il cavedio centrale con gli spazi di distribuzione e di servizio.
Come punto di partenza riorganizzativo si decide posizionare strategicamente tre elementi/contenitori per gerarchizzare lo spazio della casa. I mobili propriamente detti – divano, tavolo, sedie, ecc. – risulteranno i soli elementi atti a rendere visibile la funzione prevista per i differenti spazi domestici.
Il trattamento delle superfici delle pareti amplifica questa sensazione di gioco di scatole infinite. In questo modo il contenitore camera si riveste di carta da parati o di legno, come se fosse l’interno di un baule.
La cucina, grazie al gioco di armadi/porte bianche a un lato e colorate all’altro si posiziona come uno spazio ibrido. Bianco e diáfano nel momento in cui le porte chiuse separano lo spazio di preparazione cibi dallo spazio da pranzo; colorato e dinamico nel momento in cui le porte aperte permettono una lettura dello spazio nella sua totalità.
Solo per la sala, unico ambiente di “rappresentanza” permanentemente visibile, si opta per un trattamento più neutrale in cui l’attenzione si rivolge alla creazione di uno spazio accogliente che garantisca parallelamente la valorizzazione del rapporto con l’esterno urbano e la continuità con le due terrazze.