Hospedería en Herrera del Duque
La soluzione progettuale ha cercato di dare una risposta chiara ed univoca soprattutto per quanto riguarda i nuovi rapporti planimetrici che si venivano a sviluppare tra il nuovo intervento l’ edificato preesistente ed il paesaggio.
L’idea principale è stata quella di liberarsi dalla concezione di incorporare la funzioni ricettive in un unico edificio, massivo e dunque invasivo ottenendo così una totale scorporazione delle funzioni. In questo modo le volumetrie di progetto si relazionano con l‘ edificato della città di Herrera del Duque. In particolare le stanze dell’ hospederia sono collocate in “cellule indipendenti” di 2 piani (19 cellule tipo con una stanza doppia per piano, e 2 cellule che contengono ciascuna una stanza di tipo “suite”) che “accostandosi” l’una alle altre creano spazi interstiziali propri della citta storica, costituendo un estensione all’aperto degli spazi aggregativi.
Inoltre l’uso di elementi modulari lascia inalterato il carattere del progetto anche in funzione della possibile espansione prevista.
Il risultato garantisce in questo modo una percezione viva e diretta del paesaggio circostante dove quindi le persone non attraversano “l’edificio” per raggiungere le varie attività ma possono invece godere della struttura in maniera del tutto attiva e piacevole.
Gli alloggi sono disposti tra loro attraverso una collocazione dinamica, quasi come se dialogassero tra loro, così come il naturale spirito di aggregazione dell’uomo.
Le persone attraversano gli alloggi nel verde e, con naturali depressioni del terreno, vengono “inghiottite”nel vivo della struttura.
Le funzioni collettuve si sviluppano invece in due bracci.
Uno parallelo alla chiesa all’interno del quale sono risolte quasi tutte le funzioni necessarie alla struttura (reception, ristorante, salone sociale e SPA).
L’altro perpendicolare a questo, ospita le cucine e i servizi del salone delle celebrazioni e chiude lo spazio in una corte dal carattere intimo e gradevole.
Prerogativa dell’intervento di restauro della chiesa (dove si trova il salone delle celebrazioni) è stata quella di agire con il maggior rispetto possibile. E stata realizzata una nuova copertura, che cerca di evocare la spazialità originaria, realizzata con arcate in legno lamellare e rivestita esternamente, con tegole andando a ripristinare le linee di colmo e di gronda primitive. e lo spazio interno è stato allestito con pochi elementi significativi. Infatti la navata centrale è attraversata per tutto il suo sviluppo da due grandi tavoli in legno che accentuano sì la prospettiva e mantengono invariato il carattere austero dello spazio. Per quanto riguarda l’esterno della chiesa si prevede un intervento di restauro conservativo.
Per quanto riguarda la sistemazione degli spazi esterni della hospedaria si prevede di realizzare una vera e propria passeggiata nel verde che attraverso le curve di livello degrada verso uno spazio comune che ospita la piscina all’aperto.
Al disotto di questo sistema è stato disposto il parcheggio in comunicazione diretta con il piazzale d’ingresso.
Il progetto quasi non opera nessun tipo di operazione artificiosa sul territorio, ottenendo come risultato un sistema che sembra nascere dall’esistente.
I due bracci che contengono le funzioni comuni sono pensati con una struttura in calcestruzzo armato. Mentre per la realizzazione delle cellule che contengono gli alloggi si prevede un sistema costruttivo che fa uso di elementi prefabbricati al fine di garantire una maggiore versatilità per la futura espansione.