Il problema dei collegamenti pedonali é stato affrontato ponendo un limite di accessibilità al traffico comune del residenti e dotando l’area a sud, sull’asse della via Trotula De Ruggero di un autosilo di circa 100 posti auto per i residenti e i commercianti.
L’ingresso dell’edificio di San Massimo è modificato nel rapporto spaziale con il contesto, grazie allo sventramento operato si ha una piazza allungata dalla quale la scalinata e le torri di risalita si rapportano con la piazza degli edifici mondo.
Il vicolo S. Antonio e la salita di Monte vergine danno accesso alle torri di risalita del carcere maschile, con la prima si accede allo zoccolo sul quale i negozi hanno la possibilità di usufruire di una scala mobile interna che collega il cortile della ludoteca, un montacarichi di notevoli dimensioni collega la quota del vicolo con il livello del cortile della ludoteca, così da colmare i limiti di una ridotta accessibilità, sul retro nell’intasamento tra la via Salvatore De Renzi e l’edificio, è stata inserita una strada di servizio per dare accessibilità alla piazza.
Tutto l’asse delle scale mobili si sviluppa in modo rettilineo partendo dalla linea del muro di cinta del carcere e riutilizzandone quindi le torri di avvistamento .
Le continue interruzioni permettono di dare un collegamento orizzontale a tutti i livelli: zoccolo commerciale, cortile ludoteca, percorso contro terra (a monte della residenza per anziani), via Salvatore De Renzi, via Santa Maria della consolazione, sbarcando in fine nella medioteca dalla quale con un ultimo tratto a forbice si arriva al grande autosilo della via Risorgimento capace di intercettare molto traffico in entrata in città collegando i pedoni al centro pochissimi minuti.