Torino - La Metamorfosi - ambito Sempione-Gottardo.
INTRECCIARE LE TRINCEE
La proposta riconverte la trincea ferroviaria da rovina abbandonata, in struttura degna e costruttiva di una città qualificata; da spazio di marginalità in un luogo centrale rispetto ad un territorio più vasto che articola e valorizza; da memoria decadente di gesti oggi senza utilità, in supporto ad attività contemporanee, salutari, e attivatore di relazioni tra le persone e il sito e tra le persone tra loro.
La proposta è perciò quella di costruire sopra al Trincerone un Parco Lineare dalla topografia complessa e capace di assicurare un carattere tale da difendere la coerenza della propria struttura in tutta la sua estensione e da trasformarsi in una parte strutturante della città. Questa nuova topografia assicura la continuità ecologica e dei flussi pedonali e ciclabili, tra tutte le zone verdi isolate e avulse del territorio che attraversa. Quest’ultime diverranno così generatrici di organizzazioni spaziali anche per le soluzioni urbane di Vanchiglia e Spina 4, acquisendo quindi un senso e una funzione anche alla scala della città.
In modo più dettagliato l’intervento si propone di realizzare una sezione che trasformi il fossato del Trincerone in una figura con una propria ”identità” e che integri le strade che corrono da un lato e dall’altro della depressione, attraverso un’alterazione dello schema della circolazione che mira a privilegiare la mobilità lenta e riduca la circolazione delle automobili ad una indispensabile fascia di servizio garantendo, altresì, un’adeguata accessibilità ai nodi d’interscambio degli assi viari trasversali.
Il disegno nasce dal tentativo di costruire un profilo longitudinale variabile, sia della superficie sia della linea metropolitana interrata, che rende possibili variazioni di quota considerevoli e consente di arrivare in alcuni punti a una quota sufficientemente superficiale da permettere di uscire direttamente sul parco, mentre in altri, sufficientemente profonda per avere generosi rinterri per la crescita della vegetazione e, puntualmente, la sovrapposizione di alcune infrastrutture, quali strade e parcheggi interrati.
Il nuovo Parco Lineare costituirà così una fascia vasta ed estesa, serpeggiando tra le quote depresse rispetto alla strada, dove si vanno a delineare spazi più intimi e zone più raccolte e appartate, e quote più alte dove nuovi punti di vista, rari in una città di topografia costante e piana, costruiscono spazi dinamici e punti contemplativi.
Lungo la sua estensione il nuovo Parco Lineare accoglie un programma generale di zone di relax, aree di sport informale, parchi infantili, punti di informazione, punti di noleggio di pattini e biciclette e istallazioni sanitarie, in regimi di concessione.
Lungo il nuovo viale urbano due fuochi urbani sono oggetto di una riformulazione urbana più approfondita: l’ampliamento dell'Ospedale San Giovanni Bosco (Commercio, Università, ASL)e nuovi servizi e insediamenti urbani che ospitano differenti funzioni (commerciali, terziarie) in prossimità della stazione Metro Bologna e parco urbano della Colletta.