Riva Lofts
Già dal 1880 il complesso di edifici, adagiati lungo il fiume, appena fuori dal centro storico e di fronte al Parco delle cascine, era un opificio, trasformato poi in laboratori artigianali, e poi , dal 1999, nell’atelier dell’architetto Claudio Nardi.
Un insieme di strutture solide, in pietra a vista, un po’ archeologia industriale, un po’ fattoria, una vocazione alla trasformazione, all’essere dentro e fuori dalla città.
L’idea era quella di farne una dimora, con un forte profumo di passato e con una viva curiosità verso l’esterno, quello della contemporaneità, quello delle altre culture, di altri luoghi, di altri tempi.
Una dimora aperta , anzi appunto dedicata agli ospiti, dove si sommano, all’architettura storica dell’opificio, tracce di architettura e design contemporaneo, in una sovrapposizione leggera ma determinata.
Otto appartamenti si sviluppano in volumi articolati, sempre diversi, per forma, posizione, finiture, in cui si fondono, in un mix leggero e naturale, istintivo, arredi antichi, del primo 900”, di modernariato 50” e 60”–, tradizione e contemporaneità, materiali vecchi e nuovi – legno e corian .
Ogni appartamento ha una sua speciale relazione con lo spazio esterno, il parco, il fiume, il giardino, attraverso il gioco delle terrazze, degli affacci sulle stradine interne o verso la piscina, minimale, astratta, in pietra arenaria bianca.
Alice, figlia dell’architetto, gestisce la struttura ma racconta meglio l’atmosfera,
improntata ad una accoglienza naturale, leggera, immaginarla come la padrona di casa, una sfumatura essenziale della dimensione “dimora per ospiti”.
PREMI
Wallpaper Awards, best new hotel 2008
Hôtel & lodge prize 2008