Fitzcarraldo Pavillon
Il progetto definisce una nuova parte di un insediamento rurale caratterizzato da un impianto a pettine con piccole corti aperte verso un agrumeto.
Il nuovo padiglione rigenera lo spazio vuoto verso l’antica casa padronale distendendosi
longitudinalmente.
Una copertura piana, realizzata in c.a. morbidamente modellata dalla deformazione di casseforme in alluminio tipografico, è sospesa in equilibrio tra una linea di otto colonne di terracotta (di diverso diametro e posizione) e da cinque pilastri in c.a. lucido.
Lo spazio interno è generato da due lunghe pareti di vetro distese sui lati lunghi e due grandi mobili-contenitori costruiti in compensato marino sui lati corti (il mobile-camino caleidoscopio composto da vetri di pasta e lavorazione diversa e il mobile bar con i servizi igienici).
Giustapposizione e accostamento di superfici di materie diverse
I due piani più oscuri del pavimento e del soffitto in sospensione afferrano il paesaggio delle colline comprimendolo dentro uno spazio stretto orizzontale su tre lati
La linea d’orizzonte continua disegnata dalle colline che dall’interno si distende su tre lati rompe la scatola prospettica trasferendo e riconfigurando le immagini su di un’unica superficie.