Palestra “Dorando Petri”
San Matteo della Decima, San Giovanni in Persiceto (Bologna)
La palestra si trova all’interno del polo scolastico di San Matteo della Decima, un piccolo paese nella pianura padana occidentale, attorno al capoluogo emiliano. La sua realizzazione assieme a quella della nuova scuola elementare rappresenta il completamento di un complesso funzionale (scuola media, nido d’infanzia e palestra esistente), esito di un precedente studio di fattibilità elaborato dallo stesso gruppo di progettazione, che svolge il ruolo di nuova centralità, integrata nel tessuto residenziale esistente, all’interno della quale percorsi coperti e passaggi pubblici preferenziali costituiscono la trama di connessione con il territorio. Il polo scolastico-sportivo si articola come un vero e proprio un gymnásion, all’interno del quale varie strutture didattiche condividono spazi, servizi ed attrezzature, razionalizzando e ottimizzando le risorse a disposizione e mettendo in continuità una centralità specialistica nell’agglomerato.
Alla base del disegno urbano vi è la predisposizione di una rete di percorsi ciclo-pedonali, che taglia e attraversa l’intero polo per servire gli edifici specialistici, favorendo condizioni di accessibilità e permeabilità urbana all’interno di un sistema di corti tra loro interconnesse, in continuità con le quali sorgono gli edifici. La localizzazione della nuova palestra è così determinata dai futuri collegamenti con gli organismi scolastici-sportivi e dalla presenza del parcheggio pubblico esistente, costituendo una nuova piazza verso una zona marginale del paese.
La palestra s’inserisce dunque come un tassello all’interno del polo, dando risposta ad un preciso programma funzionale (palestra scolastica e per associazioni sportive, con spazi di servizio alle attività), utilizzando le limitate risorse economiche a disposizione.
La genesi del progetto nasce dal disegno di una piattaforma orizzontale continua, ad un’altezza di 3,8 metri, segnalata da un marcapiano di colore grigio chiaro. Essa contiene i volumi di servizio (spogliatoi, locali igienici, infermeria, magazzino) e il sistema degli accessi (la pensilina d’ingresso sul fronte nord), ed è predisposta per dilatarsi, integrando i percorsi previsti all’interno del polo. La piattaforma, ampliata a copertura dei percorsi di collegamento, ospiterà la pista di atletica (80 metri), non posizionabile in altro luogo del complesso.
La stessa piattaforma è ritagliata da un’asola, in corrispondenza del campo da gioco, su cui sorge un volume per un’altezza complessiva di circa 7,5 metri, tamponato in policarbonato multicamera opalino.
Tale scelta materica ha un duplice significato: da un lato quello funzionale-ambientale di garantire nei periodi diurni condizioni di maggiore utilizzo grazie ad un’abbondanza di luce naturale e ottenendo così un notevole risparmio energetico; dall’altro nei periodi notturni quello di trasformare l’edificio in una sorta di lanterna, una calotta illuminata che segnala la presenza del complesso pubblico all’interno del tessuto residenziale, guida degli utenti-abitanti durante le nebbiose notti padane. Inoltre, la ridotta inerzia delle pareti in policarbonato, assieme al sistema di riscaldamento meccanico ad aria, consente di gestire significative escursioni termiche in relazione ai tempi di funzionamento della palestra, ottimizzando l’uso delle risorse energetiche primarie. Il lato pubblico del volume è predisposto per ospitare retroproiezioni video informative.
La relazione tra interno ed esterno è risolta dalla parete vetrata del lato orientale in continuità visiva e cromatica con la corte verde esistente della scuola media, segnata dalla presenza di un salice secolare.
La struttura, prefabbricata in c.a., tipica degli edifici industriali, ha una copertura in mini shed monolitici, orientati a est, studiati e costruiti per coperture a luce indiretta e diffusa.