Frequenze cromatiche
Calenia Energia S.p.a. – EGL Centrale elettrica a ciclo combinato 2X400 Mwe
Nell’intervento per la centrale elettrica sull’Appia confluiscono tre temi importanti: un complesso industriale da inserire in un contesto naturale e paesaggistico, una tipologia costruttiva di grandi dimensioni da dotare di qualità architettonica, ed infine esprimere la filosofia e l’immagine del committente. Il gruppo svizzero EGL, committente di questo progetto e uno dei principali protagonisti europei nella produzione e commercializzazione di energia elettrica. Al tempo stesso aderisce al Kyoto Club, organizzazione impegnata nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni dei gas-serra assunti con il protocollo di Kyoto, ed è in coerenza con questa filosofia che si è impegnato nelle sue attività nel territorio italiano, prestando la massima attenzione all’impatto ambientale e alla relazione con il contesto naturale ed umano.
Ogni centrale, è noto, si è quasi sempre esibita nuda. Il nostro team ha lavorato intanto a far sì che l’impianto fosse espressione d’una cultura più sensibile all’ambiente; quindi a conferire massima qualità a un complesso in sé massiccio e non meno minaccioso se visto, come avviene, da lontano. In concreto abbiamo deciso di esprimere per equivalenze, in termini di architettura, proprio l’anima della macchina sulla quale eravamo chiamati a intervenire, e cioè il principio di frequenza. Come la legge fisica della frequenza governa l’universo dell’elettricità, così la scelta è caduta su una frequenza cromatica che costituisse il profilo architettonico dell’intero manufatto. Utilizzando tre declinazioni di blu, dal più scuro in basso al più chiaro in alto, abbiamo frammentato le superfici con geometrie orizzontali e smaterializzato i volumi ai quali rigorose esigenze tecniche avevano assegnato grandi dimensioni. Soluzioni sostenibili e durevoli sono state utilizzate nella definizione degli edifici che alternano impianti tecnologici e servizi, la cui percezione risulta infine frazionata. Il progetto ha esteso la ricerca architettonica sui vari dettagli che definiscono gli edifici, con la definizione di una serie di componenti che verranno impiegati anche nelle altre centrali previste.
Sarà da ribadire che l’adozione d’un abito opportunamente colorato non ha inteso travestire scomode presenze con effetti mimetici. Come la scelta dei materiali, così una tavolozza disposta in frequenza dichiara solo se stessa: presenza tanto più gradevole quanto migliore per definizione.