Azimut. Torino, Italy
Progettista: Martina Tabò
L’edificio si trova tra una carrozzeria, un negozio di materiale termoidraulico, un rivenditore di mosaici, un mobilificio all’ingrosso.
Si tratta di un’area semicentrale della città interessata da numerosi interventi di riqualificazione.
Ex fabbricato ad uso industriale, oggetto nel tempo di varie trasformazioni, viene oggi ripensato per diventare un luogo di ritrovo, club e ristorante, per ospitare musica ed eventi.
La sequenza di spazi è organizzata su più livelli e la loro relazione è il tema di progetto.
Una struttura articolata in cui uno spazio si allunga e confluisce nell’altro, annunciandosi a distanza.
L’ingresso avviene attraverso un lungo passaggio coperto che porta al cortile interno, prolungando la transizione tra la strada e lo spazio introverso del club.
Il club si snoda attorno al cortile, separati da una vetrata che rende continui il paesaggio interno e quello esterno.
Tra il club al piano strada e il ristorante che si estende al primo piano, si incontra lungo il percorso il volume vetrato della cucina, quale giunto di collegamento.
Un grande volume illuminato e trasparente che rende centrale la preparazione dei cibi, oltre a servire da riferimento visivo e nodo di distribuzione, mettendo in relazione tutti gli altri spazi, annunciandosi in parte già dalla strada.
Per raggiungere l’area del ristorante si cammina su una superficie vetrata che permette di osservare il club sottostante.
Una volta raggiunta la sala, ritmata dalle finestre che si affacciano sulla strada, si osservano cuochi e camerieri che si muovono dentro il grande acquario.
Sempre al primo piano, si raggiunge un terrazzo che si affaccia sul cortile interno, primo della sequenza di spazi attraversati.
Più in alto, un’estesa copertura piana aspetta di continuare la sequenza ed il racconto, accogliendo in futuro altri spazi di relazione, questa volta allungando lo sguardo fino alla collina.