Mq 290 su tre livelli - giardino 70mq
Amelia, un luogo dove riscoprire il piacere del silenzio e della lentezza passeggiando per i suoi vicoli medievali. Il posto ideale per la famiglia di una giovane coppia di professionisti che cercavano un luogo dove trascorrere del tempo insieme. La scelta è ricaduta su un palazzetto ad angolo nel cuore del centro storico, una struttura in pietra su tre livelli più un mezzanino e un piccolo giardino in una corte.
L’edificio era disabitato da parecchi anni, la facciata esterna presentava ampie porzioni in cui l’intonaco era distaccato, e il tetto a falde presentava diverse sconnessioni nei coppi di copertura.
Il piano terra era adibito a cantina/magazzino non collegato con gli altri livelli che versavano in totale stato di abbandono, era assente l’impianto di riscaldamento, l’impianto del gas, l’impianto elettrico e l’allaccio alla fogna comunale.
La suddivisione interna era frutto di successivi interventi che avevano snaturato la struttura della casa occultando gli archi portanti e frammentando gli ambienti impedendo di fatto una percezione unitaria dello spazio.
Il progetto si è confrontato con l’esigenza e la necessità di riportare alla luce quelle che erano le peculiarità della struttura del piccolo edificio, cercando di lavorare per sottrazione piuttosto che per addizione, eliminando le superfetazioni e tutto ciò che risultasse estraneo e incoerente con la scansione delle stanze. Allo stesso tempo il progetto ha cercato di confrontarsi con l’esistente reinterpretando in chiave contemporanea l’atmosfera e i sapori del luogo sfruttando al meglio gli spazi per rispondere alle richieste dei committenti.
L’organizzazione degli ambienti è stata pensata in progressione così da avere gli spazi dedicati alla convivialità al piano terra (cucina, zona pranzo, giardino, servizi e lavanderia), il salotto di conversazione e le stanze degli ospiti al piano primo, il salotto/tv e lo studio/gioco al mezzanino fino ad arrivare a spazi più intimi e raccolti nell’ultimo piano con le camere padronali e lo studio privato.
Le scale diventano il nucleo attorno al quale si aprono e si raccontano gli spazi, dal grande ambito della cucina fino alla zona notte padronale dell’ultimo piano; va vista in quest’ottica l’apertura della porta nella sala del grande camino che consente, attraverso il ballatoio, una percorrenza anulare, dove l’illuminazione diurna e artificiale assumono un ruolo importante nel riconfigurare un’unitarietà degli spazi.